25 giugno 2005

Si aumentano gli stipendi mentre la crisi avanza...

Questo è proprio un intervento da maggioranza silenziosa che si sta incazzando.
Quando il Paese è in crisi e il deficit sale e il potere di acquisto delle famiglie scende e occorrono manovre correttive, beh il minimo che si possa attendere da gestori pubblici con la testa sulle spalle è la riduzione dei loro introiti. Ed invece che succede? Loro rilanciano e si aumentano stipendi che sono già ai limiti di ciò che potrebbe essere equo.
E quando si arrabbia la maggioranza silenziosa, si tutti quei cittadini italiani che hanno votato due volte contro il finanziamento pubblico per vedere disattesa due volte la propria volontà, allora può venir fuori qualcosa di veramente divertente, come una semplice iniziativa referendaria per l' abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari.
L'istituto referendario è a rischio? Non tira più e non si riesce a raggiungere il quorum? Ricordiamoci l'invito di Craxi ad "andare al mare", ricordiamoci che quando gli italiani si arrabbiano allora può scoppiare una guerra civile ma-soprattutto- ricordiamoci che siamo in tanti a lottare perché la politica torni ad essere un servizio ai cittadini, non un' industria pagata con le nostre tasse. E quindi, vediamo i prossimi passi. Ma andiamo a rispolverare i fucili da caccia dei nostri nonni. Non si sa mai! (Segui il link per leggere tutto l'articolo)

20 giugno 2005

Il dilemma radicale, fra sole e industria.

Oggi la stampa (CdS) riporta l'idea di Pannella di ridefinire il suo spazio d'azione politico. La sua proposta, dice, è quella di un movimento che possa chiamarsi PARTITO D'AZIONE. La sua idea, dice, è quella di riunire i laici italiani, un grande assembramento radicale, liberale, socialista, progressista.

Eccetera, dico io. E si, caro Pannella. Hai dimenticato i comunisti, i democratici di sinistra, i repubblicani (e già che ci sei anche i monarchici), la Mussolini e perché no anche l'UDC.

La proposta del Partito d'Azione non mi piace per nulla. Spersonalizza. Non premia l'identità culturale. Ancora una volta, per chi non l'abbia ancora colto: la filosofia liberale e quella socialista sono antitetiche. Non possono andare assieme...a meno che non si cerchi solo un posto al sole nell'industria più florida che esista oggi in Italia: quella politica.

13 giugno 2005

Un miracolo?

L'Unicredito compra una importante banca straniera, la prima in Baviera ed in Austria. Per la prima volta da non si sa quanti secoli il mercato globale e il libero mercato premiano una realtà italiana. E' forse troppo presto per conoscere tutti i dettagli, il prezzo (non solo economico) pagato, le ripercussioni di governance cui andrà incontro Piazza Cordusio.

Ma il solo fatto che sia avvenuto è un fatto notevole che ci fa finalmente gioire di qualcosa. Siamo orgogliosi di averlo vissuto. Grazie dottor Profumo!

12 giugno 2005

Tasse e libertà

La tassa deve essere il pagamento equo per quel che lo Stato fa ai cittadini. Invece al giorno d'oggi è un prelievo arbitrario deciso da chi gestisce il potere elettorale e se lo spartisce con le logiche che tutti conosciamo. Ed ogni volta che queste logiche di spartizione vedono premiati carrozzoni inutili, fannulloni patentati, feudi nepotistici, amici degli amici, sfruttatori del bene pubblico, etc allora noi non possiamo non riflettere sull'utilità (inutilità) delle tasse.

La tassa deve essere il premio che la società decide di dare a chi gestisce la vita sociale. Invece al giorno d'oggi è la manna piovuta dal cielo (da chi lavora e guadagna) per tutti quelli che vedono nella politica la mucca da mungere, negli Enti da chiudere un modo di guadagno, nei budget pubblici un fiume di risorse cui attingere.

La tassa non è liberale, non è giusta, non è morale. Io devo poter decidere se e come pagare una parte del frutto del mio lavoro a chi per vocazione e spirito di servizio ha deciso di dedicare la sua vita a facilitare la mia. Nell'italietta del 2005 la tassa non è nulla di tutto questo... è solo una scusa ed una carota molto forte che attira i banditi all'assalto della diligenza.

Ripensare la tassazione in modo liberale vuol dire restituire il potere di pagare ai cittadini. E la tecnica dello zero-base-budgeting mi sembra l'unica soluzione (incruenta) all'incancrenita pratica di togliere il frutto del vero lavoro dei tanti a beneficio dell'ipocrisia e della nullafacenza (per essere gentili) dei pochi.

Cancelliamo quindi tutti i sostituti di imposta, riduciamo al 25% la tassazione e stiamocene alla finestra a contare tutti quelli che prenderanno a lamentarsi... saranno tutti coloro che non vogliono lavorare e che han deciso di spendere la loro vita alle spalle del nostro sudore.

08 giugno 2005

I concorsi universitari

Sul “Giornale” è apparsa una pagina a pagamento. L'autore chiede a sé stesso e a noi se si tratta di una manifestazione alla Don Chisciotte. Finalmente diciamo noi, finalmente c'è qualcuno che ha avuto il coraggio (e i soldi) per rompere la cortina di silenzio attorno ai tanti scandali quotidiani che affossano la nostra università (il minuscolo è voluto), demotivano i meritevoli, premiano gli svogliati, corroborano l'arroganza dei potenti di turno e -soprattutto- danneggiano il nostro Paese.

Quanto è apparso sul Giornale (il testo integrale nel link indicato) non mi è nuovo! Sapete quanta gente in Italia ha sofferto e soffre per il nepotismo sfacciato di cui si parla nell'articolo? Sapete quanti italiani in gamba e meritevoli vengono tartassati e superati in base a logiche di potere perverse e deleterie per tutti noi?

Proprio in questi giorni parlavo con amici di Bari. Sono stati indetti 4 concorsi alle varie cliniche oculistiche pugliesi. Il timore è che si possa ripetere quel che tutti sappiamo: e cioè che i concorsi siano stati organizzati per favorire gente iper-sponsorizzata. Immaginiamo già tutti i trucchi del mestiere per far credere che tutto sia in ordine, che i criteri meritocratici siano stati rispettati, che i migliori siano stati scelti etc.

Ma spero sinceramente che questo non avvenga nella mia città. Lo spero in quanto ogni concorso che viene falsificato causa danni irreparabili alle persone ancora perbene di questo Paese e soprattutto a tutti gli italiani che non possono usufruire e godere del "genio" che ancora esiste fra di noi. Ma non sono stupido, né sono nati ieri. Ed allora pongo le mie poche forze a disposizione di tutti i giovani universitari, ricercatori, assistenti etc che hanno sperimentato sulla loro pelle lo scandalo dei concorsi universitari truccati e vogliano fare i don chisciotte, scriverci quel che è capitato loro. Non per fare ostracismi o caccia alle streghe… ma per ristabilire un ordine minimo e liberalmente pulito: premiare i meritevoli e ridurre al minimo il Potere (il maiuscolo è voluto) che sta distruggendo l'università italiana.

Commentate questo blog o mandatemi le vostre storie al sito dei liberali. Non avrò paura a pubblicarle.