25 luglio 2005

Il tempo delle parole è terminato

Londra sotto scacco, l'Egitto sconvolto, minacce su Roma, Amsterdam e Copenhagen.
A rischio di ripetermi innanzitutto scrivo il mio cordoglio alle vittime e ai feriti.
Ma contemporaneamente ribadisco senza timore che siamo in guerra. SIAMO IN GUERRA. E richiedoai "sedicenti musulmani moderati" di scendere in piazza e protestare.
Orsù. Scendete in piazza. A Londra, a Sharm, a Roma, ad Amsterdam, a Copenhagen.
Non provate anche voi il nostro stesso SCHIFO a veder collegato il vostro Dio e il vostro testo sacro a qualcosa di così vigliacco, così abominevole, così aberrante? Scendete in piazza. SCENDETE IN PIAZZA. Difendete il vostro Allah e il vostro Corano. Dimostrate da che parte state. Perché se non lo fate voi allora costringete noi a pensare. Ed ad agire.
Perché il tempo delle parole è finito, terminato. Die Zeit ist aus! Schluss.

21 luglio 2005

La nuova veste grafica del CdS

Siamo stati due settimane via, negli USA ed in Europa. Leggendo la stampa locale e notando subito enormi differenze con quella nostrana...
Tornati in Italia notiamo con compiacimento la nuova veste editoriale del CdS, i colori, l'impaginazione, le rubriche, le belle soluzioni per rendere più gradevole la lettura. Bene ci diciamo. Forse uno svecchiamento ci voleva. Bravi.
Poi andiamo a cena con amici stranieri. E torniamo sull'argomento. E riflettiamo a voce alta sul Frankfurter Allgemeine Zeitung, su die Neue Zuercher Zeitung, sull' Herald Tribune, sul Wall Street Journal. Sui giornali cioè ai quali il CdS deve ispirarsi. I giornali sui quali si parla solo dei più in vista. Sui quali si fa a gara per comparire. Sui quali c'è onore ad essere intervistati e a vedervici stampato il proprio nome (casi Enron e Parmalat a parte).

Ohibò, ci diciamo. Ohibò. Quei giornali stranieri non pubblicano in prima pagina matrimoni di calciatori, stipendi di veline e conduttori televisivi, amori e tradimenti di chicche e sia, interviste "contro-vento", singhiozzi di pupi e pupe famose, pettegolezzi di giornaliste vendicative e frustrate, etc. I giornali di prima classe, nel mondo, parlano di temi e persone di prima classe. Con stile freddo, distaccato, informativo, arricchente.

A tanti, tantissimi italiani manca la possibilità di informarsi senza dover necessariamente leggere "di matrimoni di calciatori, stipendi di veline e conduttori televisivi, amori e tradimenti di chicche e sia, interviste "contro-vento", singhiozzi di pupi e pupe famose, pettegolezzi di giornaliste vendicative e frustrate, etc." A questi italiani quel bla bla bla non interessa. A questi italiani quel bla bla bla fa venire l'orticaria. Cosa ci vuole a fare un giornale che parli di valori e serietà tralasciando marciume e vippaggine cafona?

Ohibò, abbiamo concluso: forse siamo noi i bigotti. Ma il CdS, nel rifarsi la faccia, ha dimenticato di rifarsi l'anima e di darsi quel famoso bollino di qualità.

03 luglio 2005

Schede contraffatte... è un'altra caratteristica del nichinismo?

Sembra sempre più chiaro che durante lo spoglio delle schede relative alle elezioni regionali in Puglia del 3 e 4 aprile scorso non tutto sia andato per il verso giusto. Anche perché iniziano ad apparire foto di schede maldestramente contraffatte che non hanno bisogno di commenti.
Il CdS ne ha pubblicate alcune, noi sul sito dei Liberali per l'Italia, ne segnaliamo una sola che ci basta a ribadire a gran voce che questa democrazia è uno schifo e che il minimo da fare sarebbe quello di indire nuove elezioni. Ma è un’utopia ed allora non ci resta altro che appoggiare le iniziative che Rositani ed Azienda Bari stanno lanciando nell’ambito di quel che è loro legalmente consentito.

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