24 maggio 2005

Rivoluzione liberale

Tutti in Italia si professano liberali. Il termine è altamente inflazionato. Ma ci siamo chiesti realmente cosa voglia dire: rivoluzione liberale?

Riflettiamo brevemente cosa potrebbe almeno essere:
  • cancellazione delle licenze commerciali e professionali: tutti i cittadini italiani liberi di svolgere le attività che competono loro senza dover per forza passare da approvazioni della mano pubblica: voglio fare il tassista? compro una macchina, supero un esame attitudinale e lo faccio.( Voglio fare il notaio? idem. Il commercialista? Idem)
  • poche regole ma valide per tutti. Visto e considerato che la nostra civiltà è riuscita a vanificare ed annullare codici civili, penali, commerciali e morali diverrebbe ancora più facile far tabula rasa, cancellarli tutti e riscrivere un solo codice civile, con poche semplici regole. Focalizzando poi ogni attenzione sul rispetto delle stesse
  • tasse al 25%. Una sola aliquota, valida per tutti, persone fisiche e giuridiche. Come pareggiare il bilancio (alias trovare le risorse?): con la tecnica dello zero-base budgeting... cancellare tutte le spese pubbliche. Togliere tutte le prebende, le ruberie autorizzate, gli stipendi e le pensioni pubbliche, gli incentivi e benefici, le gratuità etc etc. E ricominciare da zero, da quelle realmente indispensabili, sino al raggiungimento del tetto pari al 25% delle tasse degli italiani.

Potrei continuare.

Ma bastano questi 3 pensieri in libertà per far capire cosa abbiamo realmente di fronte e quanti interessi e corporazioni costituite andremmo a "toccare".Per questa lotta ci si può anche morire. Ed è un obiettivo che val la pena di essere vissuto!

Nessun commento: