05 aprile 2006

Elezioni Politiche 2006: lo sciopero del voto

Finalmente si vota, dopo tante polemiche. La parola torna ai cittadini... con una legge elettorale fatta apposta per toglierci voce ed evitare di scegliere le persone che vogliamo. Avremo un Parlamento scelto completamente dall'oligarchia politica e dal servilismo gerarchico.

Molti amici ci hanno chiesto indicazioni di voto. Avrete tutti notato che, a parte poche eccezioni di carattere locale, non lo abbiamo fatto. Il motivo è semplice: da Liberali dovremmo dirvi di votare i veri candidati liberali, dovunque essi siano. Ma questa legge elettorale non ci permette alcuna scelta. Non possiamo dirvi di votare sedicenti liberali che con il loro comportamento stanno avvallando la legge elettorale più illiberale della storia d'Italia.

Certo, la nostra cultura ci impone di scegliere. Ma non si può scegliere per un sistema che non ci convince, e che anzi col passar del tempo merita sempre più di essere abbattuto.

Prodi ci convince ancor meno di Berlusconi. Quando messo alla prova si è mostrato troppo incline a proteggere i poteri forti, anche a scapito dell'Italia. La sua coalizione mette insieme il diavolo e l'acqua santa. Dovrà fare l'equilibrista per accontentare i tanti comunisti (sia quelli che hanno rinnegato da dove vengono sia quelli che ancora si pregiano del famigerato nome) e i tanti democristiani. E' scivolato sulla politica fiscale e sicuramente non è liberale.

Ed allora fra ricerca di poltrone e coerenza liberale, tra una CdL che ha fatto male e l'Unione che farebbe peggio, non possiamo che invitarvi allo sciopero del voto: andate a votare, ma annullate la scheda scrivendoci su quel che vi pare.

Noi ci scriveremo: "Rivoluzione Liberale contro la più ignobile legge elettorale mai varata in Italia". A cosa serve? A nulla, probabilmente. Come a nulla serve mandare a Roma gente che non lo merita.

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